lunedì 27 agosto 2012

ALLA VOLTA DI...

 
 
Sempre di corsa in giro per l'Italia a ritirare premi, giusto il tempo per cambiarsi e via...
 
 
Sabato 25 agosto è stata la bellissima città capoluogo giuliano, Trieste, crocevia di tre mondi: latino, tedesco e slavo; nonchè la città più settentrionale del Mediterraneo e più meridionale della Mitteleuropa, che ha dato all’Italia Saba e Svevo, Strehler e Magris, Kezich e Dorfles, ad ospitare la V^ edizione del Premio Letterario "INVITO ALLA POESIA 2012" indetto dalla Associazione Poesia e Solidarietà, in collaborazione con: Centro Multiculturale L’Arca dei Colori, ICS- Trieste, Slovenski Klub, Associazione Pontes/Mostovi, Associazione Esperantista Triestina, Associazione Culturale Friedrich Schiller, Fondazione Ellenica di Cultura-Sezione Italiana, Gruppo Rodnik.
 
Brano tratto dall'antologia del Concorso a cura di Ottavio Gruber:
 
"Qualche tempo fa leggendo Goethe mi cadde sotto gli occhi una sua massima: "Die Weisheit ist nur in der Wahrheit (La saggezza è solo nella verità)" e subito la sottolineai accostandola al nostro Concorso. Perché? Cosa avevano a che fare saggezza e verità in un contesto culturale nel quale tanti autori si incontravano idealmente con la parola? Ebbene, dopo aver letto e valutato come giurato i testi dei partecipanti al Concorso ho potuto constatare che quasi tutte le poesie, anche quelle che non sono state premiate, ma in particolar modo le premiate, hanno un rapporto profondo con la vita, sono ‘sagge’, ‘vere’.
Certo, come altra volta ho già scritto, ognuno dei giurati ha una sua personalità e talora i giudizi non convergono a pieno, ma, almeno per le poesie scelte ai primi posti, c’è stata unanimità: tutti hanno percepito un po’ di saggezza nelle loro verità e ciò conferma la validità della massima goethiana.
La V edizione di "Invito alla Poesia" ha visto una varietà di contenuti ampia come non mai finora; ciò nonostante, molti dei partecipanti hanno proposto motivi comuni che per importanza e universalità danno una connotazione particolare al Concorso.
Predomina la poesia d’amore: di un uomo per la sua donna o della donna per il suo uomo, dei figli verso la madre o il padre e dei genitori per i figli. Anche le altre poesie indirettamente sono permeate d’amore: per gli animali, per la natura, per il prossimo, per la propria città e così via". 


 

Tra le 358 poesie pervenute la giuria ha conferito il 1° posto assoluto alla poetessa marchigiana Loretta Stefoni con la poesia "Ho sete di anni".
 
Motivazione:
 
Per la capacità di tratteggiare con estrema efficacia il delicato tema della malattia e della sofferenza sia fisica che psicologica; stati d'animo assai complessi sono resi attraverso immagini spesso semplici ma sempre fortemente evocative. Nel susseguirsi dei versi, che talora riecheggiano reminiscenze poetiche illustri, il sovrapporsi di pensieri, riflessioni, aspettative non crea mai cupe atmosfere d'angoscia, ma un palpabile senso di attaccamento alla vita apre mente e cuore alla speranza. (Giulio Micheli)
 
 

 
 
Alcuni momenti della cerimonia di premiazione