venerdì 1 maggio 2015


 
 


    E TUTTO SCORRE
    (di Nazario Pardini da "Colloquio con il mare e con la vita")

    E tutto scorre portandosi dietro
    il dolore, la gioia, il bene, il male,
    i lampi superbi dei cieli di luglio,
    il bell'azzurro incline a farsi intenso
    tra i rami appassiti di un tenero autunno.
    E scorrono così rapide le stagioni
    che nemmeno ti accorgi
    di quando sia giunta o dove sia andata
    l'antica primavera. Ti resta soltanto
    un'immagine vaga dentro l'anima
    che ruffola e tenta di farsi intendere
    per dire che esiste.
    Che cosa sia vero, poi, non sai più:
    o se la vita reale che ogni giorno
    consumi senza rendertene conto
    o quel bel senso di malinconia
    che ti è compagno
    in questa ricordanza. E tutto scorre.
    Odi gorgogli dall'acqua di un fiume
    che non tiene il presente; il chioccolìo
    è il fremito di un gorgo trascorso
    che già vede il mare.
    Ne rifrange gli svoli, le chiome dei pini;
    il suo futuro è là col suo passato:
    e il divenire continua nel vasto
    mistero che torna sorgente.