domenica 30 giugno 2013

Concorso 50&Più Prosa, Poesia, Pittura e Fotografia

Assisi dal 23 al 30 giugno 2013

Il Concorso, la cui prima edizione risale al 1983, è proposto a tutti gli over 50 che vogliono trovare nell’esperienza artistica il piacere di comunicare e valorizzare la propria ispirazione.

 
 Una location scelta non a caso...
 
Il Ròseo Hotel Assisi, situato nel cuore dell'Umbria in posizione panoramica
 
Assisi, terza tappa di un lungo viaggio
 
La storia del Concorso di Prosa, Poesia, Pittura e Fotografia di 50&Più, è la storia di un lungo viaggio. E come tutti i viaggi che si rispettino è costellato da un susseguirsi di tappe in luoghi diversi. Ogni luogo, qualunque esso sia, lascia sempre segni e ricordi nel cuore. Assisi lascia il desiderio di ritornare.  Così, questo è il terzo anno che il Concorso si tiene in questa Città, di cui tutto si è detto ma molto rimane ancora da scoprire. Perchè qui ogni volta che si cammina lungo le sue strade, le sue piazze, entrando nelle sue chiese, ci si trova di fronte a qualcosa di diverso, che mai prima si era percepito. Sensazioni e nuove scoperte trasmesse dall'arte, dal misticismo, dal senso compuito della bellezza che fanno di Assisi una meta unica e irrinunciabile. La bellezza ad Assisi è ovunque: nella meraviglia della natura che la circonda plasmata dal lavoro rispettoso dell'uomo, nell'arte di Giotto e Cimabue, di Pietro Lorenzetti e Simone Martini, nelle sue chiese e basiliche, nei palazzi e nelle piazze, nei suoi incantevoli dintorni. La bellezza è nella spiritualità e nella poesia delle opere di San Francesco. L'arte, la creatività, l'ingegno, sono elementi caratterizzanti della storia di Assisi. Davanti ad essi non si può che rimanere ammagliati. E per chi è un artista, seppur dilettante, rappresentano un incoraggiamento a percorrere la strada intrapresa, a non abbandonare la passione per l'arte. Ad esprimerla con la stessa esigenza e spontaneità che si ha nel respirare. Lasciarsi andare è la parola d'ordine per proseguire lungo questo meraviglioso viaggio che torna ad Assisi, e da qui prosegue, radunando ancora una volta centinaia di artisti over 50.
 
L.B.
 
 
 
Fra le oltre 700 opere pervenute, nelle varie sezioni in concorso, una Giuria - composta da noti e affermati nomi della cultura: poeti, critici letterari e d’arte, scrittori, pittori, scultori, giornalisti - ha avuto l'arduo compito di selezionare i lavori ammessi alla fase finale del Premio, ai quali è stata attribuita la Farfalla d'Argento. Tra la ristretta rosa di poeti ritroviamo la poetessa marchigiana Loretta Stefoni che si è, quindi, assicurata di diritto, la partecipazione alla finale per aggiudicarsi l'ambita Farfalla d'oro simbolo del Concorso.
 
 
Com'è consuetudine del concorso, anche quest'anno solo cinque le opere vincitrici per ciascuna sezione e ieri 29 giugno si è tenuta la cerimonia di premiazione durante la quale è stata resa nota la classifica  definitiva. 
 
 

 
 
Alla poetessa Loretta Stefoni, per la seconda volta, un apprezzabile riconoscimento: la menzione speciale della Giuria per la lirica "L'ultima gomena dell'anima"... a consegnarle il premio due noti personaggi della cultura italiana: il poeta Elio Pecora e il giornalista Renato Minore.

 
 




domenica 16 giugno 2013

ULTIME NEWS...

 
 
 
 
 

Ieri, 18 giugno, all'interno del noto complesso architettonico di Novara, denominato "Barriera Albertina", si è svolta la cerimonia di premiazione del Concorso Nazionale di Poesia "Lino Molinario", giunto alla sua IV^ edizione. Tale manifestazione culturale che ha avuto una considerevole presenza di pubblico, è stata onorata dalla partecipazione all'evento di quasi tutti i premiati provenienti da diverse regioni d'Italia.

Premio Speciale

Loretta Stefoni (Civitanova Marche)

Targa Associazione Nazionale Insigniti Ordini Cavallereschi

 
 
Motivazione di merito
 
La targa Anioc viene assegnata alla lirica "Taccia la cicala, il merlo e la civetta" per come l'autrice ha saputo rileggere e reinterpretare il percorso della propria vita, mantenendo un tono di chiara derivazione stoica.
 

 
Alcuni momenti della premiazione
 
 
 
18/06/2013 - NovaraOggi.com - Cultura e Spettacoli




NOVARA – A un poeta di Voghera il IV Premio Molinario – Uscita nell’occasione l’opera omnia dell’autore novarese edita da Falsopiano
 
Lino Molinario è rimasto nei cuori di tanti amici, novaresi e non, e una riprova è stata la cerimonia di premiazione della IV edizione del Premio Nazionale di Poesia a lui intitolato, promosso da Artisolide, associazione novarese in cui lo stesso poeta scomparso nel 2010 è stato protagonista.
Una cerimonia sobria ma ben orchestrata, svoltasi alla saletta Albertina, dove per l’occasione erano esposte anche alcune fotografie, per illustrare il valore di fotografo oltre che di poeta di un artista che amava contaminare i generi ed incuriosirsi.
La manifestazione è stata l’occasione per parlare di Lino e della sua eredità, poetica e umana. Per quanto riguarda il poeta sono state distribuite le prime copie dell’opera omnia curata da Roberto Cicala, editore alessandrino di “Falsopiano”. Il titolo della raccolta “Risultato urbano: cancellato”, un verso fra i più incisivi lasciatici da Molinario. Il libro serve a diffondere il valore letterario della sua opera, ricordato, del resto, da una lettura di liriche scelte con attenzione e lette splendidamente da Francesca Trogu. L’uomo è stato ricordato da un bellissimo intervento di don Silvio Barbaglia, che si occupa di pastorale della cultura nella diocesi novarese e che conobbe bene Lino dapprima in giovane età, come protagonista del gruppo che il sacerdote animava e poi nei mesi della lotta contro il male. Lino come persona in ricerca, ma sempre fedele al vero, un esercizio difficilissimo e persino spietato nell’ultimo periodo. Il sacerdote ha detto <Il suo più grande capolavoro è la figlia Beatrice che era sempre nei suoi pensieri, Bea = vita ha scritto in una sua poesia». La testimonianza di “lotta virile” contro la malattia è una delle tante lezioni che Molinario ci lascia, insieme al valore della coerenza che per lui era sacro e che ha sempre rispettato.

Ottima l’interpretazione alle tastiere di Beatrice Molinario che ha assorbito dal papà la vocazione artistica ed ha interpretato con stile i passaggi cruciali delle letture poetiche. Presenti in sala, oltre alla moglie Aureliana e alla mamma Liliana, anche il fratello Fabrizio, valido pittore, l’amico e maestro Otello Soiatti, che all’amico Lino ha dedicato anche una plaquette di liriche, il presidente

del Quartiere Centro, quando la circoscrizione era attiva, Stefano Ciaramella, ora alla guida dell’associazione che ne è nata, Giuseppina Greci dell’Accademia Internazionale del Verbano “Greci Marino” e altri protagonisti della scena culturale novarese. Di buona qualità le liriche che hanno avuto riconoscimenti: Ricordiamo il novero dei vincitori.

La manifestazione è stata ottimamente presentata da Giovanni Marmina, mentre tutto si è svolto sotto l’occhio attento e la regia di Massimo Romani, presidente di Artisolide e grande amico di Lino che ha ideato il premio a lui dedicato. Questi i verdetti della giuria. Al 1° posto Angelo Taioli (Voghera - PV) che riceverò la Targa Artisolide e 1 Sterlina d’oro, con la poesia “C’è nebbia, Piero”, al secondo posto Graziella Meneghetti (Rosà - VI), che oltre alla targa riceverà 4 monete d’argento da 1 oncia, con la lirica “E se fosse”. Terza piazza a Tiziana Monari (Prato), con

targa e 2 monete d’argento da 1 oncia con “La pioggia di Brest”. Sono inoltre stati assegnati del premi speciali. La targa “Tempo sensibile”, offerta dal noto poeta ed editore novarese Otello Soiatti che fu un fraterno amico di Lino, è stata assegnata a Fulvia Marconi di Ancona per il componimento “Il nodo del silenzio”. La targa messa a disposizione dall’Accademia Internazionale del Verbano “Greci Marino” di Lettere Arti e Scienze è andata al novarese Claudio Rampin

per “Ombra sanremese”. Il riconoscimento dell’Associazione Nazionale Insigniti Ordini Cavallereschi è stato assegnato a Loretta Stefoni (Civitanova Marche – MC) per la poesia “Taccia la cicala, il merlo e la civetta”. Nfine l'associazione “Quartiere Centro” premia Alessandro Fronterre di Novara per la lirica “I lupi”.

Fondamentale è stato il contributo oltre delle associazioni già citate, dell'Associazione Quartiere Centro di Novara, e delle ditte Linkem, The urban den e Numismatica Novaria che hanno offerto gadget e premi. e il comune di Novara che patrocinava la manifestazione.






 
Beatrice Molinario alle tastiere ha creato l'atmosfera musicale
Beatrice Molinario alle tastiere ha creato l'atmosfera musicale
Il novarese Alessandro Fronterre, segnalato, premiato da Fabrizio Molinario.
Il novarese Alessandro Fronterre, segnalato, premiato da Fabrizio Molinario.
Giuseppina Greci consegna la targa dell’Accademia “Greci Marino” al novarese Claudio Rampin
Giuseppina Greci consegna la targa dell’Accademia “Greci Marino” al novarese Claudio Rampin
Il gruppo con poeti premiati e protagonisti della manifestazione
Il gruppo con poeti premiati e protagonisti della manifestazione
Loretta Stefoni di Civitanova Marche, riceve la targa messa a disposizione dall’Associazione Nazionale Insigniti Ordini Cavallereschi rappresentata da Stefano Ciaramella.
Loretta Stefoni di Civitanova Marche, riceve la targa messa a disposizione dall’Associazione Nazionale Insigniti Ordini Cavallereschi rappresentata da Stefano Ciaramella.
L'intervento di Massimo Romani
L'intervento di Massimo Romani
Massimo Romani, presidente di Artisolide premia la seconda classificata Graziella Meneghetti.
Massimo Romani, presidente di Artisolide premia la seconda classificata Graziella Meneghetti.
Francesca Trogu che ha letto le poesie con il presentatore Giovanni Marmina
Francesca Trogu che ha letto le poesie con il presentatore Giovanni Marmina
Il vincitore della IV edizione del premio, Angelo Taioli di Voghera premiato dalla mamma di Lino, Liliana.
Il vincitore della IV edizione del premio, Angelo Taioli di Voghera premiato dalla mamma di Lino, Liliana.
L'intervento di don Silvio Barbaglia
L'intervento di don Silvio Barbaglia
Otello Soiatti con Liliana Molinario e Massimo Romani consegna la Targa “Tempo sensibile” alla poetessa Fulvia Marconi di Ancona.
Otello Soiatti con Liliana Molinario e Massimo Romani consegna la Targa “Tempo sensibile” alla poetessa Fulvia Marconi di Ancona, ritira in delega, Loretta Stefoni.





 




domenica 9 giugno 2013

NEWS...

 


Ieri sabato 8 giugno, presso la prestigiosa Biblioteca Filelfica di Tolentino, si è svolta la cerimonia di premiazione del Premio di Poesia "Città di Tolentino", organizzato dall'Amministrazione Comunale di Tolentino in collaborazione con Edizioni Montag.
Alla presenza delle autorità, dei giurati e della curatrice del premio e della silloge che raccoglie le migliori liriche tra le pervenute (oltre 400), è stata resa nota la classifica definitiva, che ha visto ulteriormente ridursi l'esiguo numero dei finalisti, dei quali ricordiamo i nomi: 

Antonella Riccardi
Antonio Catapano
Claudia Ruscitti
Corrado Guzzon
Enrico Crucianelli
Loretta Stefoni
Luciano Bonvento
Marco Spaccesi
Monica Pintucci
Umberto Vicaretti

Una successiva selezione ha fatto sì che, oltre ai primi tre classificati, rimanessero solo due finalisti, tra cui la poetessa marchigiana Loretta Stefoni

(Qui li vediamo entrambi insieme alla Direttrice della Biblioteca Laura Mocchegiani)
 
Vincitore assoluto 
 
Umberto Vicaretti
con
la poesia
"Non ho saputo tessere parole"
 
che ha dato il titolo alla raccolta delle più belle liriche in concorso...
 

 




 
Umberto Vicaretti è un poeta ben conosciuto negli ambienti culturali, pluripremiato sia in concorsi letterari nazionali che internazionali, uno fra tutti, basti ricordare la ventiseiesima edizione del Premio Mondiale di Poesia "NOSSIDE" 2010 che l'ha visto aggiudicarsi il primo posto assoluto.
 
Della sua poetica così ha parlato, non molto tempo fà, il noto critico letterario Nazario Pardini:

 
"La poesia di Umberto Vicaretti è tutta nella parola, nel verbo, nel sintagma, nel saper combinare l'elemento lessicale ad uno spartito complesso e armonicamente sinfonico, quale uno stacco pucciniano. Nelle sue poesie il signficante metrico accompagna simmetricamente la pluralità delle scansioni interiori. E il dire e il sentire combaciano. Si sa che nell'arte la difficoltà prima consiste nel tradurre il tutto in questo equilibrio. E la sua parola è audace, è rotonda, è dilatata, è accorciata, è inventata in una continua scalata verso l'azzardo dei confini. D'altronde il suo stesso classicismo, la sua stessa memoria della grande tradizione letteraria non è mai cosa pedissequa, ma è re/invenzione, rivisitazione, rinnovamento di sostanze poetiche che in nuce nell'anima si fanno vera arte con la cospirazione dei giochi lessico-fonici. Sa diventare anche nostalgia quel bagaglio umanistico accumulatosi nei giorni della primavera. Ma non mai lamentatio melliflua decadente nell'accezione negativa del termine. C'è la costruzione meditata e nutrita di accorgimenti stilistici vibranti e figurati, visivi, disposti e disponibili a rendere agile, accattivante, musicalmente affabulante il messaggio poetico. E tale costruzione controlla, anche, che l'esondazione non straripi dagli argini di contenimento. Ed è qui quell'equilibrio desanctissiano, l'unica regola della poetica a cui non possiamo sottrarci - se di regole si può parlare nella poesia - a dare forza e credibilità all'arte di Vicaretti. E se il Nostro afferma: "Invano cerco approdi oltre le nebbie / e ignoti e incerti séguito orizzonti"
è perché lui sa e sente che il destino degli uomini è quello di azzardare sguardi oltre i limiti, soffrire degli spazi ristretti di un soggiorno, per una vita umana, troppo umana. E d'altronde è qui il terriccio fertile della sua poesia. Terriccio tanto ricco di humus da custodire semi destinati a messi verdeggianti e durature.
Direbbe il poeta:" E' tutta nella memoria e nella coscienza di esistere, nel mistero e nel sogno, nelle fughe e nei ritorni questa avventura infinita che è la vita." E la realtà stessa, nella sua eccessiva portata, è smussata, adattata, dal poeta, ad un mondo di immagini che la sanno declinare in poesia
".
(Nazario Pardini, 10 maggio 2012)

 

 
 

giovedì 6 giugno 2013

XXV^ EDIZIONE DEL PREMIO "MEDITERRANEO 2012"

 

 



 



Loretta Stefoni si classifica al 1° posto ex aequo alla XXV^ edizione del Premio “MEDITERRANEO 2012” indetto dal Centro Studi Accademia Internazionale “Giacomo Leopardi” di Reggio Calabria e inoltre riceve, sempre dallo stesso ente, con un'altra cerimonia, il Premio alla Cultura “GIOVANNI PAOLO II”, pregevole targa in legno con l'immagine del Santo Padre, insieme alla nomina di “Accademico d'Onore Leopardiano” a vita, con la seguente motivazione: “Per le elevate doti umanistiche e sociali segno d'onore all'impegno, sacrificio e fedeltà che la distinguono”.
Non potendo presenziare ad entrambi gli eventi il premio e il conferimento ottenuto sano stati recapitati al domicilio.

 
 
 


CONFERIMENTO DEL PREMIO ALLA CULTURA DAL CENTRO STUDI ACCADEMIA INTERNAZIONALE "GIACOMO LEOPARDI" DI REGGIO CALABRIA



Importante riconoscimento per la poetessa civitanovase Loretta Stefoni che riceve dal Centro Studi Accademia Internazionale “Giacomo Leopardi” di Reggio Calabria, direttamente al suo domicilio, non potendo presenziare all'evento, il Premio alla Cultura “GIOVANNI PAOLO II”, consistente in una pregevole targa in legno con l'immagine del Santo Padre, insieme alla nomina di “Accademico d'Onore Leopardiano” a vita, con la seguente motivazione: “Per le elevate doti umanistiche e sociali segno d'onore all'impegno, sacrificio e fedeltà che la distinguono”.