domenica 9 aprile 2017

Alla volta di...

 


Campidoglio, Roma (07/04/2017)




La decima edizione del Premio nazionale di poesia, narrativa, fotografia e cortometraggi Alberoandronico, promosso dall'Associazione nata per salvare l'ormai famoso pioppo di Via Livio Andronico alla Balduina, nel Municipio XIV di Roma Capitale, ha tenuto la sua cerimonia finale per proclamare i vincitori nella splendida cornice della Sala Protomoteca, alla presenza di ospiti illustri, con il Patrocinio di MIBACT, Roma Capitale, Città metropolitana di Roma Capitale e Consiglio regione del Lazio.
 
 

«Il decennale è un importante traguardo - ha detto Pino Acquafredda, Fondatore e Presidente onorario dell’Associazione Alberoandronico – È un evento che rappresenta un momento di confronto e crescita aperto a tutti, capace di valorizzare e sostenere il talento e le abilità artistiche oltre a promuovere la necessità della scrittura, dell’uso della parola espressa in versi, in prosa o per immagini. Una esigenza irrinunciabile, come per gli alberi generare foglie». E Salvatore Fruscione, Presidente dell’Associazione Alberoandronico ha sottolineato: «Siamo orgogliosi di aver perseguito con grande impegno e tanta dedizione questa avventura. Il successo che riscuote il Premio, ogni anno maggiore, appartiene alla grande partecipazione degli autori. Il nostro Albero è il simbolo di speranze, di pensieri, di aspirazioni».

 
 
 
Trasparenza, e una Giuria di altissimo profilo, composta da critici, scrittori, giornalisti, fotografi, registi ed esponenti del mondo della cultura, queste le chiavi che permettono ogni anno di richiamare a Roma così tante persone per valorizzare scrittori, poeti, fotografi e registi di ogni età, provenienti da tutte le provincie italiane e non solo, concorrenti anche dall'Albania, Argentina, Brasile, Bulgaria, Cuba, Francia, Marocco, Polonia, Portogallo, Repubblica di San Marino, Russia, Spagna, Stati Uniti e Svizzera.


Valutate più di 700 opere distribuite tra le dodici sezioni in gara.

 


Alcuni momenti della premiazione





martedì 4 aprile 2017


 
 
 

L'OMBRA E L'IMPRONTA
 
Ora che ripercorro le strade
laddove il tempo ridisegna
l'ombra e l'impronta
per essere di nuovo nel passo,
l'ascolto è nei luoghi
che la stagione sfuma agli angoli
ricalcandone i contorni.
L'amore assente esiste
ovunque lo si alberghi nella bocca,
scivola dalle labbra e si fa voce,
lo si riconosce dal timbro
… il resto è scempio di sillabe
in accentazioni foniche di fiati.
La parola, melliflua,
riduce la distanza dei corpi,
nella cartilagine delle ossa
fa attrito e tende i tendini,
ma dei muscoli è solo spasmo.
Non c'è più un destino
da cercarsi addosso,
il silenzio è via che conduce
e affranca dalla carne.
 
 

Tutti i diritti riservati © Loretta Stefoni 


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