domenica 28 febbraio 2016





L'ANGOSCIA DELL'OLTRE

C'è sempre un mare
che chiede occhi,
una gomena che cede
e un porto che dà l'addio.
Il viaggio ha il suo timone
che chiede mani,
ma il destino è nel respiro
quiete ed ansia d'olfatto
con i suoi giochi assurdi:
sferzate bizzarre di vento
aggiogate alla forza del callo.
E l'angoscia dell'oltre,
approdo non voluto,
si sazia di indotte paure.
 
 
Tutti i diritti riservati © Loretta Stefoni 

 Questo testo è protetto contro il plagio.
Questo testo è depositato ed esiste una prova certa della sua data di deposito.
 
 
 
 
 
 
 
 


giovedì 25 febbraio 2016


 
 
 

L'AMBIVALENZA DELLA LUCE
(Viaggio nella psiche: terra d'ombre) 

Non porterà, con sé, la notte
lo specchio rotto che non resse sguardi.
Alle dita il rischio del taglio
per decifrare l'intermittenza
seducente e doppiamente avversa
che toglie al dubbio i suoi non sensi.
L'ambivalenza della luce
offende le cornee di già dilatate pupille,
mentre evanescenze di pensieri
s'infervorano di nebbie
oltre l'acuto sibilo che strappa
epifanie loquaci di sillabe
a densità inermi di silenzi.
Ora, solo ora s'indaga l'ombra
e si ripercorrono orme sparse d'assenze.
 
 
Tutti i diritti riservati © Loretta Stefoni 

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martedì 23 febbraio 2016


 
 

PIOGGE ACIDE
 
Atmosfere rarefatte
e apnee di fiati
nell'afrore del silenzio.
Esala la memoria
gli ultimi respiri
di fuliggine e zolfo.
Scioglie il cielo
i suoi liquami fetidi
e piogge acide dilavano
ruggine di lune.
Gli occhi alla terra
ubriaca d'ombre
che mostra, gerbida,
le sue divelte radici.
Ovunque è maceria
di sillabe e fonemi
laddove la parola
non ha ritorno d'eco
e la tenebra dissangua
vitali linfe di speranze.
 
 
Tutti i diritti riservati © Loretta Stefoni 

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lunedì 22 febbraio 2016


 

 

 
ASSENZE RUMOROSE
 
Raggrinza la pelle del cielo
tra spume di nuvole
nel torbido del nero
e disvela l'audace pensiero
di una estatica attesa di sensi.
E' solo un'altra notte
madida di sudore e fiato,
laddove ai timpani è l'eco
di presenze allucinate
nelle assenze rumorose.
Vento, solo vento
e ingordi mulinelli di tempo
tra dissolvenze di ciglia
e resa di palpebre esauste
da perspicaci sfoghi d'alba.
 
 
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domenica 21 febbraio 2016


 




UN GIOCO A MOSCA CIECA

Circonferenze ellittiche
si offrono allo sguardo
laddove l'orizzonte
è terra fertile da dissodare
e racemi di muscari
tra l'azzurro e l'indaco
sfidano grigiori di cielo.
Tutta colpa del vento
che, imbelle alle stagioni,
sparge nenie di pensieri
come grani di concime
a lenta cessione
nelle zolle morbide
di un gioco a mosca cieca.
 
 
Tutti i diritti riservati © Loretta Stefoni 

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venerdì 19 febbraio 2016


«Le parole erano originariamente incantesimi, e la parola ha conservato ancora oggi molto del suo antico potere magico. Con le parole un uomo può rendere felice un altro o spingerlo alla disperazione, con le parole l’insegnante trasmette il suo sapere agli studenti, con le parole l’oratore trascina l’uditorio con sé e ne determina i giudizi e le decisioni. Le parole suscitano affetti e sono il mezzo generale con cui gli uomini si influenzano reciprocamente.» (Sigmund Freud)




 
 
Tutti i diritti riservati © Loretta Stefoni 

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SULLA PUNTA DELLA LINGUA
 http://ladimoradeltempo.blogspot.it/p/cogito-ergo-sum.html
 
 

giovedì 11 febbraio 2016

«La musica è una fortuna e come diceva il grande maestro Claudio Abbado è la nostra vera terapia». Ezio Bosso




 



E TUTTO E' MUSICA
(Al Maestro Ezio Bosso)

Nei giardini d'inverno
a piedi scalzi
con il fiato che fugge la parola
e si fa nebbia
stentano le sillabe
a seguire la voce,
ma l'anima canta
e tutto è musica.
Le viole chinano il capo
e toccano terra
là, tra l'erba,
dove i sogni sono ancora
semi in cerca d'autore.


 

Tutti i diritti riservati © Loretta Stefoni 



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mercoledì 10 febbraio 2016

ONORE AI MARTIRI DELLE FOIBE

 
 
 
«Questi innumerevoli morti, questi torturati, questi massacrati, questi offesi sono affare nostro. Chi parlerebbe di loro se non ne parlassimo noi? I morti dipendono interamente dalla nostra fedeltà.» Vladimir Jankélévitch


 

In onore dei martiri delle foibe e in ricordo dell'esodo che ne seguì
 
 
 
ED IL BUIO NON EBBE LUCE
(Foibe ed esodo: il dovere della memoria)
 
Ed il buio non ebbe luce...
Dell'uomo la follia
fece strage del fratello.
Di sangue si sporcarono le mani
dieci, cento volte ancora
nel silenzio del cielo, del vento,
della terra, della pietra...
Profonde gole
aprirono le fauci
ai rinnegati figli
e tacquero l'infamia del gran pasto.
La salvezza fu la fuga,
ma l'orizzonte incerto
non diede al petto respiro sicuro.
Tasche vuote e spalle curve,
un passo dietro l'altro alla ricerca
del solco buono ove piantare
radici di fretta strappate.
Arida fu la zolla
ai piedi scalzi
e solo porte chiuse e orecchie sorde
dietro l'uscio a cui bussare.
Non un tetto
né un tozzo di pane
nel bel paese che fece
del suo esule il reietto
e alle ortiche la memoria
laddove il vero 
nell'oblio si disfa.
 
 
(2^ Versione anno 2016 - Polimetro)
  
Tutti i diritti riservati © Loretta Stefoni 

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domenica 7 febbraio 2016

«La felicità non va inseguita, ma è un fiore da cogliere ogni giorno, perché essa è sempre intorno a te. Basta accorgersene.» Sergio Bambarén

 
 
 
92 anni e non sentirli, né tantomeno dimostrarli...
 

«La “bella età” va oltre i confini dello specchio e s'invola nel verde di prati affollati da margherite, laddove si abbandona alla curiosità delle dita tra fantasie di petali bianchi.» Loretta Stefoni

 
BUON COMPLEANNO PAPA'!


martedì 2 febbraio 2016

«Ci sarà sempre un’altra opportunità, un’altra amicizia, un altro amore, una nuova forza. Per ogni fine c’è sempre un nuovo inizio.» (A. de Saint-Exupéry)


 
 
 
UN LIMBO DI FIATI
 
Affila i suoi raggi il sole
e, spietato, li infilza come aculei
negli occhi di luce ancora acerbi.
Sospesa in un limbo di fiati
balbetto e accordo la voce
per prepararmi ad essere bocca.
Vorrei fuggire lontano,
ma non c'è la voglia
di affidare il piede alla terra.
Dove metterò le mie radici
se il vento mi è nemico
e si porta via furioso
anche l'ultima speranza?
 


Tutti i diritti riservati © Loretta Stefoni 
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