mercoledì 10 febbraio 2016

ONORE AI MARTIRI DELLE FOIBE

 
 
 
«Questi innumerevoli morti, questi torturati, questi massacrati, questi offesi sono affare nostro. Chi parlerebbe di loro se non ne parlassimo noi? I morti dipendono interamente dalla nostra fedeltà.» Vladimir Jankélévitch


 

In onore dei martiri delle foibe e in ricordo dell'esodo che ne seguì
 
 
 
ED IL BUIO NON EBBE LUCE
(Foibe ed esodo: il dovere della memoria)
 
Ed il buio non ebbe luce...
Dell'uomo la follia
fece strage del fratello.
Di sangue si sporcarono le mani
dieci, cento volte ancora
nel silenzio del cielo, del vento,
della terra, della pietra...
Profonde gole
aprirono le fauci
ai rinnegati figli
e tacquero l'infamia del gran pasto.
La salvezza fu la fuga,
ma l'orizzonte incerto
non diede al petto respiro sicuro.
Tasche vuote e spalle curve,
un passo dietro l'altro alla ricerca
del solco buono ove piantare
radici di fretta strappate.
Arida fu la zolla
ai piedi scalzi
e solo porte chiuse e orecchie sorde
dietro l'uscio a cui bussare.
Non un tetto
né un tozzo di pane
nel bel paese che fece
del suo esule il reietto
e alle ortiche la memoria
laddove il vero 
nell'oblio si disfa.
 
 
(2^ Versione anno 2016 - Polimetro)
  
Tutti i diritti riservati © Loretta Stefoni 

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