sabato 23 luglio 2016

NEWS

 
 
 
 
 

Ieri, venerdì 22 luglio 2016, alle ore 21.30, nella suggestiva location la Torre Carlo V di Martinsicuro, alla presenza di autorità e personalità del mondo della cultura, si è tenuta la cerimonia premiativa del Premio Letterario Internazionale "Città di Martinsicuro" giunto alla sua 8^ edizione. La serata è stata condotta da Manuela Cermignani e allietata dalle note di Alessandro Olori (pianista), la lettura dei testi premiati, anche quest'anno, è stata affidata a Carlo Arrigoni (attore).


Nella sezione a tema libero la palma della vittoria è andata alla poetessa civitanovese Loretta Stefoni con la lirica "L'oro dell'arnia", questa la motivazione della giuria:


«La poesia è musica di parole curate e sottili che si cercano, si rincorrono, si trovano in una sinfonia di suoni leggeri e pur incisivi. Il palpito “di muscoli e di ossa” si insinua sotto la pelle del lettore che resta irretito nel gioco ardito delle figure di suono e di significato che tessono una rete semantica di poesia pura, da cui si evince un'abilità poetica assolutamente degna di nota.»
 

 

 
 
 
 





lunedì 18 luglio 2016

Oggi voglio condividere un'intervista, reperita in rete, dell'artista Maria Grazia Calandrone, un personaggio eclettico del panorama culturale italiano che ho avuto occasione di conoscere personalmente in un interessante pomeriggio passato alla Biblioteca Zavatti di Civitanova Marche il 10 aprile 2016.

 


 
Intervista a Maria Grazia Calandrone di Ahmed Loghlimi - la sua vita culturale è molto ricca; Lei è poetessa, drammaturga, performer, organizzatrice culturale, autrice teatrale e conduttrice di programmi culturali per la RAI Radio 3, critica letteraria per il quotidiano “il Manifesto”; [...]
 
mariagraziacalandrone.it|Di Super User







sabato 16 luglio 2016

«La maggior parte dell'umanità indulge alla Follia e quindi le cose peggiori incontrano sempre il massimo successo.» Erasmo da Rotterdam


 
 14 luglio 2016: strage a Nizza
 
 
GLI OCCHI VITREI DELLA NOTTE
 
Livido è il giorno
che ha il profumo della rosa.
Sbircia il sole tra i palmizi
e mugola il mare
le sue fughe di vento.
La mattanza degli innocenti
ha sull'asfalto scuro
il suo tatuaggio a tinte forti.
Lo sguardo è a terra
… ovunque è maceria
di carne ed ossa.
Il tempo di una conta
va sillabando nomi,
ma non c'è voce che ritorna.
Per iridi, bocche e mani
né un artificio di luce,
né un roboante eco nell'aria,
solo gli occhi vitrei della notte.
Sul ciglio di un marciapiede
il gioco del destino
mostra, sfacciato, i suoi ninnoli:
una bambola, un orologio rotto,
un paio d'occhiali
… e un fermaglio rosso.

 
 
Tutti i diritti riservati © Loretta Stefoni 
 Questo testo è protetto contro il plagio.
Questo testo è depositato ed esiste una prova certa della sua data di deposito.
 
 
 
 

lunedì 4 luglio 2016

«Il tempo è la forma ineliminabile delle realtà individuali.» Edmund Husserl


 
 
 
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La fotografia concettuale di Misha Gordin è pura poesia.



 

«Gli attimi sono giocolieri d'ombre... portano a spasso scatole di sogni e svaniscono nelle sabbie mobili del tempo.» Loretta Stefoni
 
 
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