sabato 27 aprile 2024

PREMIO LETTERARIO NAZIONALE "GLI AMICI DI PONGO" III EDIZIONE

 

Si è conclusa la III Edizione del Premio Letterario Nazionale “Gli amici di Pongo”, organizzato dall'Associazione di volontariato “AnimAnimalista ODV” di Palermo che gestisce un rifugio per cani e gatti abbandonati, recuperati su un territorio dove il randagismo purtroppo è una realtà ancora largamente diffusa.
Sentitamente ringrazio la Giuria per il Premio della Critica attribuito alla mia lirica nella sezione poesia a tema libero e mi complimento con due donne straordinarie: Rita Muscardin, la Presidente di Giuria e ideatrice del Premio; Giulia Petrucci, il cuore pulsante dell'Associazione AnimAnimalista ODV”.
E' sempre un piacere partecipare a questo concorso nato con un nobile scopo: sensibilizzare e attenzionare in particolare i giovani sulla condizione di estremo bisogno e di pericolo in cui si vengono a trovare tanti cani e gatti randagi. Il sostegno di molti è indispensabile per sconfiggere il fenomeno del randagismo e per trasmettere la cultura del rispetto nei confronti di creature viventi che troppo spesso sono protagoniste di terribili episodi di violenza, di maltrattamenti, di crudeltà e di abbandono. Si tratta di dare voce a chi non ce l’ha, ai nostri amici a quattro zampe che sono parte fondamentale della nostra vita con il loro infinito amore e la loro fedeltà incondizionata.
Con la mia partecipazione sono felice di aver dato il mio piccolo contributo ad una associazione seriamente impegnata che riesce ad esistere solo grazie al buon cuore di chi ama gli animali.

 


La storia della volontaria palermitana Giulia Petrucci: «Ho dedicato la mia vita agli animali, non fate i miei errori»

Giulia Petrucci, volontaria palermitana, ha raccontato a Kodami la storia della sua vita dedicata totalmente agli animali e le difficoltà incontrate dopo aver accolto in casa più animali di quelli che avrebbe potuto gestire.

L'aticolo qui riportato è di Federica Gennaro (Link: https://www.kodami.it/la-storia-della-volontaria-palermitana-giulia-petrucci-ho-dedicato-la-mia-vita-agli-animali-non-fate-i-miei-errori/)


 Ha 62 anni, un’energia inarrestabile e gestisce un rifugio in provincia di Palermo che attualmente accoglie circa cinquanta cani e una trentina di gatti. Ha iniziato la sua opera di volontariato praticamente da quando era una bambina osservando la madre e la nonna dedicarsi anima e corpo agli animali e più tardi, durante gli anni della giovinezza, ha collaborato con Pola Narzisi, fondatrice di un noto gattile a Palermo.

«Voglio raccontare la mia storia affinchè la gente eviti di commettere i miei stessi errori – inizia così il racconto di Giulia a Kodami – durante la mia vita da volontaria animalista ho vissuto momenti in cui mi sono ritrovata ad avere più animali di quelli che avrei potuto gestire, e non ho saputo come e a chi chiedere aiuto».

La storia che Giulia ha raccontato a Kodami è la storia di una donna che ha dedicato la sua vita, i suoi sacrifici e i suoi soldi interamente agli animali, spesso commettendo degli errori che le sono costati cari e mettendo se stessa sempre al secondo posto. Un racconto, quello della volontaria, che sottolinea anche come una non conoscenza delle leggi può portare ad agire ignorando gravi conseguenze di tipo giuridico, economico e anche personale.


Le difficoltà della volontaria sono iniziate dall’acquisto della sua prima casa, la quale sorgeva in una zona di campagna purtroppo tristemente conosciuta per essere luogo di abbandono di animali, cuccioli e adulti. La donna, che fino ad allora trascorreva le sue giornate in compagnia di qualche gattino, si è ritrovata in poco tempo ad avere in casa più animali di quelli che avrebbe potuto accogliere.

«Il passo da avere tre cani ad averne venti è stato breve – racconta – In passato non conoscevo le leggi a tutela degli animali e, ignorando l’obbligo legislativo di attivazione delle autorità competenti, ogni animale in difficoltà finiva a casa mia, mantenuto a mie spese con le inevitabili conseguenze di un sovraffollamento, malgrado fossero tutti sterilizzati».

Durante la sua carriera da volontaria Giulia ha avuto a che fare con centinaia di cani e gatti: alcuni salvati in extremis, altri recuperati da situazioni di maltrattamento ed altri ancora curati da malattie e per questo emarginati dalla società. Per un lungo periodo ha agito da volontaria privata, poi nel 2013, grazie ad altre persone che hanno accettato di collaborare, ha fondato l’associazione “AnimAnimalista o.d.v.”, attiva nella cura dei cani ricoverati presso l’omonimo rifugio e operativa sul territorio.


«Fare tutto da sola è diventato difficile. Gli altri soci sono presenti sotto altri punti di vista, ma quella che si occupa in toto della gestione del rifugio sono solo io», confessa la donna. Non solo punto di riferimento di tutti gli animali ospiti della struttura, ma anche falegname, giardiniera, infermiera: Giulia si trasforma occasionalmente in ciò che serve ai suoi cani e gatti.  A lei 24 ore non bastano, gliene servirebbero il doppio o anche il triplo, considerando le attività quotidiane che un rifugio con circa ottanta animali richiede.


«Durante la mia vita, e non me ne vergogno, sono arrivata a vendere degli oggetti di famiglia per poter racimolare soldi. Ho scelto io di prendermi cura degli animali e quando loro hanno avuto bisogno non mi sono mai sottratta alle mie responsabilità», racconta la donna che, proprio per poter essere fisicamente presente nella gestione dei suoi compagni di vita ha posto fine anche alla sua attività di maglieria da cui provenivano i suoi guadagni, abbandonando anche la sua casa che, siccome necessitava di importanti lavori di ristrutturazione, non era e non è tutt’ora vivibile.

Il rifugio di “AnimAnimalista o.d.v.” di Giulia Petrucci sorge a pochi chilometri da Montelepre, in provincia di Palermo, ed è uno dei più noti in zona, anche per la presenza attiva sui social, motivo per cui, come spiega la donna: «la gente dà per scontato che gli animali da me stiano bene, ma non posso continuare ad ospitare cani se le adozioni sono pressoché inesistenti».

Durante il racconto Giulia non ha mai perso occasione di nominare uno per uno i suoi animali, di cui conosce ogni singola storia, personalità, caratteristica fisica, segno che per lei questi soggetti sono il suo tutto e la sua vita non potrebbe essere diversa da quella che è.

«Chiedo aiuto ai giovani perché ho bisogno di loro in sede: gli animali vi sapranno dare amore infinito in cambio del vostro operato – conclude Giulia – e mi rivolgo a chi ha intenzione di adottare: fatelo consapevolmente e venite a conoscere i nostri ospiti per trovare quello più idoneo a farvi compagnia per la vita».


La donna, attraverso questo racconto a Kodami, ha voluto dare una testimonianza di come il mondo del volontariato animalista sia utile e in alcuni casi fondamentale nella tematica della gestione del randagismo soprattutto in Sicilia, ma anche di come una non conoscenza delle leggi e scelte avventate, basate sul volere aiutare a tutti i costi, possano irrimediabilmente cambiare le esistenze non solo degli animali ma anche delle persone.

«Fate il volontariato con coscienza e prima di agire informatevi, facendo sempre in modo di garantire il benessere dei cani e dei gatti che accudite – è questo il messaggio che Giulia ha voluto lanciare attraverso questo racconto – io ho scelto di dedicare me stessa agli animali dovendo fare scelte di vita, alcune dolorose, ma non sono mai venuta meno ai miei doveri».

Per aiutare Giulia e i suoi animali, per informazioni adozioni o collaborazione in rifugio, contattare la pagina Facebook "AnimAnimalista ODV"





PREMIO NAZIONALE DI POESIA "L'ARTE IN VERSI" (2023/2024) - SEZIONE "A" POEIA IN ITALIANO

 

 
 
La cerimonia di premiazione si terrà a Jesi (AN) nella Sala Maggiore del Palazzo dei Convegni il giorno 22 Giugno 2024.