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E TUTTO SCORRE
(di Nazario Pardini da "Colloquio con il mare e con la vita")
E tutto scorre portandosi dietro
il dolore, la gioia, il bene, il male,
i lampi superbi dei cieli di luglio,
il bell'azzurro incline a farsi intenso
tra i rami appassiti di un tenero autunno.
E scorrono così rapide le stagioni
che nemmeno ti accorgi
di quando sia giunta o dove sia andata
l'antica primavera. Ti resta soltanto
un'immagine vaga dentro l'anima
che ruffola e tenta di farsi intendere
per dire che esiste.
Che cosa sia vero, poi, non sai più:
o se la vita reale che ogni giorno
consumi senza rendertene conto
o quel bel senso di malinconia
che ti è compagno
in questa ricordanza. E tutto scorre.
Odi gorgogli dall'acqua di un fiume
che non tiene il presente; il chioccolìo
è il fremito di un gorgo trascorso
che già vede il mare.
Ne rifrange gli svoli, le chiome dei pini;
il suo futuro è là col suo passato:
e il divenire continua nel vasto
mistero che torna sorgente.