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abbiamo bisogno di leggerezza, di albe e di tramonti, di profumo di
buono, di pienezza soddisfatta, di verità.
Certo
anche di ardore, eccitazione, vitalità, piacere, divertimento,
entusiasmo. Ma anche di distensione, coscienza pulita, gioia del
cuore, gratitudine e sacralità [...]
In
ogni situazione che non capiamo, che ci fa male, che è più grande
di noi, perdoniamo ciò che è stato, ciò che siamo stati e amiamoci
per quello che siamo adesso, nuovi ogni momento, appena decidiamo di
accorgercene.
Ricordiamoci
sempre che ogni scelta l’abbiamo fatta con il meglio che potevamo
supporre in quel momento e ricordiamoci anche che l’Amore divino
comprende tutto quello che noi non riusciamo o non possiamo, e che
appena diamo a Lui la nostra attenzione, ci appoggia sempre nella
direzione dell’evoluzione migliore per noi.
Per
fare di noi la persona gioiosa che sappiamo di essere nel cuore
dobbiamo rimanere in grata attenzione, connessi al nostro qui e ora
con la migliore autenticità e integrità che riusciamo, e ricordare
che in ogni relazione il 'vivere felici e contenti può essere
verissimo a piccole porzioni, momento per momento, il resto e' vita
che ha bisogno di continui riassestamenti e prove di coraggio.
Perché
la nostra esistenza non e' l’equilibrismo del dover fare contenti
tutti. Non e' possibile, soprattutto non e' giusto e va a discapito
della nostra integrità e della nostra vera essenza.
L'Amore
da conquistare e con cui stare sono io. Solo armonizzando la
relazione con me potrò pienamente gioire della magnifica avventura
chiamata Vita».