«In un periodo storico
in cui la violenza e gli orrori della guerra e dei fatti di cronaca
riempiono i telegiornali e diventano argomento dominante
dell'intrattenimento televisivo, l'arte contemporanea riempie gli
spazi più prestigiosi dei musei di tutto il mondo con cadaveri
scarnificati e animali sotto
formalina e l'amore viene ridotto a pornografia. In questo marasma
dissacrante ho sentito l'esigenza di riportare l'arte, "la mia
arte" su valori diversi. Vorrei far ritrovare nelle mie opere la
serenità, la dolcezza e l'amore che ormai ovunque sembrano perduti.
La serenità dei volti che colloquiano con lo sguardo, la bellezza, la sensualità dei corpi non morbosa ma giustamente maliziosa, come si addice ad adolescenti che si confidano i loro segreti desideri; corpi nudi ma puri, non sopraffatti e deturpati da incomprensibili tatuaggi o gonfiati e deformati da ormoni e silicone.
La carezza, lo sguardo complice dei miei "amanti" devono far presagire un incontro d'amore intenso, ma ricco soprattutto di tenerezza, comprensione, dedizione. E se i loro corpi sono sempre perfetti, è perché l'uomo e la donna che si amano attingono ad una fonte di purezza e bellezza che dura sempre. Nei giochi dei bimbi : la cavallina l 'altalena, il salto della corda... vorrei rievocare la spensieratezza delle tante giornate trascorse nei cortili ad aspettare il proprio turno sul passa-volante o sull'altalena. Quelli che per me e per i miei coetanei sono solo bei ricordi, mi piacerebbe che fossero stimoli per quei bambini che ora passano le giornate in solitudine computerizzata, trattenuti ed "intimoriti" da genitori condizionati, dai messaggi dei media.
La serenità dei volti che colloquiano con lo sguardo, la bellezza, la sensualità dei corpi non morbosa ma giustamente maliziosa, come si addice ad adolescenti che si confidano i loro segreti desideri; corpi nudi ma puri, non sopraffatti e deturpati da incomprensibili tatuaggi o gonfiati e deformati da ormoni e silicone.
La carezza, lo sguardo complice dei miei "amanti" devono far presagire un incontro d'amore intenso, ma ricco soprattutto di tenerezza, comprensione, dedizione. E se i loro corpi sono sempre perfetti, è perché l'uomo e la donna che si amano attingono ad una fonte di purezza e bellezza che dura sempre. Nei giochi dei bimbi : la cavallina l 'altalena, il salto della corda... vorrei rievocare la spensieratezza delle tante giornate trascorse nei cortili ad aspettare il proprio turno sul passa-volante o sull'altalena. Quelli che per me e per i miei coetanei sono solo bei ricordi, mi piacerebbe che fossero stimoli per quei bambini che ora passano le giornate in solitudine computerizzata, trattenuti ed "intimoriti" da genitori condizionati, dai messaggi dei media.
Questo mio modo di vedere l'arte che vuole unire la bellezza
all'idea dell'artista, ed anche - perché no? - lo stupore per
l'abilità dell'esecuzione, solitamente mi esclude dalla
considerazione della critica e dai circuiti "ufficiali", ma
trova conforto in un pubblico sempre più numeroso che apprezza il
mio lavoro.» Leonardo Lucchi
Lo scultore e orafo cesenate (classe 1952) vanta esposizioni in tutto il mondo. Ha realizzato un ''Cristo risorto” e una “Via Crucis” per la Catholic Church of the Holy Trinity di Singapore, mentre per la Repubblica di San Marino ha creato due monete d'oro a corso legale, per commemorare il bicentenario della Rivoluzione Francese. Per la sua città, Cesena, ha realizzato gruppi bronzei monumentali presso il Duomo della città. Ha realizzato il Monumento ai Caduti della Seconda Guerra Mondiale presso il Cimitero di Terni, e il Monumento alle madri e vedove dei caduti e dispersi in guerra, in bronzo, nel parco urbano Franco Agosto di Forlì. Nella sua carriera ha esposto in diverse città europee e italiane: Parigi, Londra, Basilea, Gent, Modena, Roma, Venezia, Firenze, Ferrara, Milano, Bologna, Palermo, Bari. Sue opere sono in esposizione permanente presso gallerie in Italia, Francia e Gran Bretagna.
La Giuria del premio, decretati i tre vincitori assoluti, ha ritenuto di segnalare, come degne di menzione, soltanto altre cinque poesie, tra queste, anche quella della poetessa civitanovese Loretta Stefoni
"Epifania dell'anima"