Ho incominciato
a scrivere per bisogno... sì, il bisogno di sgonfiare il cuore e l'ho
fatto raccontandomi in versi, il perché di questa scelta ancora oggi non
mi è chiara (dato che non amavo la poesia), però, adesso mi sento di
dire che il mio poetare è per me fonte di piacere. Con il senno di poi
posso affermare che l'essermi avvicinata alla poesia è stato sicuramente
terapeutico e mi sento di condividere questa lettura molto rappresentativa del mio pensiero sull'argomento.
La
terapia con la poesia (in inglese: Poetry Therapy) è una realtà
consolidata in America già fin dalla metà del secolo scorso; da noi il
cammino è, come sempre, molto più lento e faticoso e solo in tempi
recentissimi si è cominciato a generare un certo interesse intorno alla
terapeuticità della poesia. Eppure tutti sappiamo, o perlomeno
possiamo intuire, il valore profondo della parola poetica; che sia la
sua perfezione estetica o la sua capacità di evocare bellissime
immagini o la sua corrispondenza con i vissuti personali, in ogni caso
la poesia ci tocca. A volte più profondamente di quanto siamo
disposti ad ammettere. Perché questo accade? Perché in poesia si
utilizza un linguaggio che non è logico-razionale ma metaforico e
simbolico, lo stesso linguaggio della fantasia, dell’ispirazione e del
mito. Lo stesso linguaggio dei sogni.
Nel sogno agisce la stessa funzione che è presente nella poesia e nella
produzione artistica umana: la funzione simbolica. La metafora, che è
alla base della creazione poetica, si esprime anche nei sogni
individuali attraverso immagini e scene surreali che contengono sempre
simboli dotati di significato profondo. E dunque, considerando
quest’intimo legame tra sogno e poesia, si può meglio comprendere come
essa costituisca un’espressione profonda della psiche umana. Oltre al
suo aspetto letterario la poesia mantiene sempre una connotazione
esistenziale che riguarda tutti gli esseri umani e in tal modo diviene
un mezzo di comunicazione transculturale e transpersonale. Sia per chi
scrive che per chi legge le parole e le metafore poetiche
costituiscono chiavi essenziali di accesso a quelle parti profonde e
spesso sconosciute del mondo interiore che contengono emozioni e
risorse personali. Il linguaggio poetico promuove l’immaginazione e fa
scoprire nuove associazioni tra pensieri ed eventi, così come la
comprensione del simbolismo poetico e dell’uso della metafora facilita
un ampliamento della consapevolezza personale e del valore
liberatorio della parola.
Diviene quindi evidente come la poesia possa rappresentare una grande
risorsa terapeutica che risiede in ognuno di noi e che in ogni momento
della vita può versare il suo balsamo sulle umane ferite. Dentro
ognuno di noi scorre un fiume interminabile di sensazioni, immagini,
ricordi e risorse inespresse e ognuno di noi ha la possibilità di
attingervi per creare poesia. La mente umana contiene una funzione
poetica in grado di dare voce all’inesprimibile, così come
all’ineffabile e all’oscuro. Con le parole della poesia si possono
comunicare e condividere tutte le emozioni, si può parlare di
giustizia, di libertà, di vita, di morte. Si possono trasmettere
immagini, evocare sensazioni, indurre sentimenti positivi, fede e
fiducia. Con le parole della poesia si può rendere visibile
l’invisibile. Attraverso questa funzione creativa, che si esprime con
la poesia, la lingua si libera dai limiti razionali e crea nuovi spazi
comunicativi, nuovi modi di entrare in contatto con gli altri e con il
mondo. Le immagini poetiche parlano al cuore e all’emisfero destro
del nostro cervello, luoghi dove risiedono quelle risorse profonde che
conducono al superamento dei limiti e all’autoguarigione. I simboli e
le metafore poetiche aiutano a scoprire nuovi collegamenti tra gli
eventi, aiutano a comprendere l’unità di tutto ciò che esiste e le
potenzialità della nostra mente; leggere e scrivere poesia amplia la
nostra coscienza e disintossica la nostra anima. Un semplice atto,
disponibile a tutti, che però può guidarci senza affanno alla meta più
importante: liberarci dalla paura, cambiare la visione del mondo.
In questo risiede il significato più alto e profondo del fare Poetry
Therapy e del condurre le persone, con la lettura e la scrittura di
poesie, a entrare in contatto con il centro interiore che custodisce
l’energia vitale e che, una volta attivato, continuerà a produrre per
tutta la vita non solo arte, ma anche salute e serenità.
Il post originale è stato pubblicato in data 04/01/11 a questo link:
http://archiviosa.blogspot.com/2010/11/la-funzione-terapeutica-della-poesia.html