La
Sala Conferenze del Convento Francescano di Falconara Marittima è stata,
anche quest'anno, la location scelta per accogliere, ieri, 11 ottobre
c.a., il folto pubblico di poeti, familiari, autorità civili,
politiche, militari e religiose e rappresentanti di varie
associazioni culturali in occasione della cerimonia di premiazione
della 6^ edizione del Premio Poetico Internazionale “Laudato
sie, mi’ Signore”, organizzato dall’Associazione culturale
“Magnificat”, con la collaborazione dell’Ordine Francescano
Secolare e della Biblioteca Storica Francescana e Picena di Falconara
Marittima dell’Ordine dei Frati Minori. Il concorso vanta l'Alto
Patrocinio della Regione Marche, del Comune di Falconara
Marittima, della Di Felice Edizioni di Martinsicuro e del Circolo
Culturale “Smile” di Vallecrosia (IM).
Ben
257 autori hanno omaggiato il Concorso con 603 poesie così
suddivise: - Sezione A (poesia a tema libero) 360 lavori, sezione B
(poesia a tema religioso) 153 e sezione C (poesia dialettale) 90.
Alla poetessa civitanovese Loretta Stefoni è andato il Premio Speciale dell'Associazione Culturale "IL FARO".
ALCUNI MOMENTI DELLA CERIMONIA
L'autrice declama la sua poesia
Si dà lettura della motivazione
«È una
poesia connotata da un dolce ronzare di insetti e da una serena
visione di prati sempreverdi, dove il respiro del tempo si fa caldo
vento di libeccio e gorgogliano le acque dei fiumi in un chiassoso
scorrere verso il mare, e dove la memoria esige un nome sotto la luce
della luna e delle stelle. In questa magica atmosfera si scioglie il
cuore della poetessa: e le riappare il volto dell'amato, che è la
sua follia dell'approdo in un muto viaggiare di labbra oltre i
confini della notte. Scritta in versi liberi, ma egualmente ritmica e
musicale alla lettura, la composizione si caratterizza altresì per
la felice scelta di parole, espressioni e dati, soprattutto visivi e
uditivi, e perciò senza dubbio appropriati ad esprimere il vissuto
dell'autrice, e cioè un amore dolce e nel contempo forte, permeato
da un profondo panismo.»
Prof.
Vittorio Verducci